Sommari

Carlo Augusto Viano
Dal Guaritore allo Scienziato

Nella tradizione occidentale la figura del medico si stacca da quella del guaritore attraverso tentativi talvolta divergenti e tappe successive. Nel mondo antico la connessione tra medicina e la pratica dei guaritori riceve uno statuto preciso nella cultura pitagorica, che collega la medicina ai simboli di un sapere religioso e affida al medico il compito di non alterare il ritmo della vita. Ma nella corporazione ippocratica si cerca di escludere il carattere religioso della malattia e di riportare i fenomeni della vita a condizioni generali di equilibrio della natura. E la medicina si configura anche come lo strumento che permette agli uomini di condurre una vita artificiale. Dal conflitto tra artificialità e natura emerge la figura del medico come esperto e conoscitore, che deve alla tradizione tutto ciò che sa. A questa medicina tradizionalistica si oppongono i diversi tentativi di costruire un sapere fondato sul quadro della natura offerto dalla scienza moderna. Questa impresa incomincia ad avere successo alla fine del Settecento e cambia l'assetto istituzionale della medicina europea. Da questa vicenda riemerge però, trasformata, la figura del medico conoscitore dei comportamenti umani.